IL MITO DELLA NINFEA
C'era una volta una ninfa bellissima che abitava nelle acque argentee di
un lago. Un giorno si innamorò di lei Raggio di Sole, che le si presentò
nel suo abito d'oro splendente. La ninfa si sentì misera ed oscurata da
tanta luce e si vergognò del suo abituccio di perle.
Perciò discese nel fondo del lago, dove
erano nascoste tante ricchezze, si riempì le mani d'oro e volle tornare
alla superficie per mostrare quella ricchezza a Raggio di Sole; ma non
riusciva a risalire verso l'alto perché l'oro la trascinava giù
facendola sprofondare nel fondo melmoso del lago. La ninfa pianse e
pregò il re del lago di aiutarla, ma nessuno sentiva il suo richiamo
angoscioso. Aprì le mani per liberarsi di quell'oro che era la sua
rovina, ma ormai l'oro le si era attaccato alle palme e non voleva
staccarsi più. Il fango la sommerse poco a poco e ben presto la ninfa
scomparve: di lei rimasero soltanto le candide mani piene d'oro. Il
povero Raggio di Sole innamorato, cercò disperatamente la sua ninfa, la
cercò su tutta la superficie del lago, ma non riuscì a vedere che una
foglia a forma di cuore, con dei fiori bianchi che avevano nell'interno
tanto oro. Di giorno i fiori si aprivano per offrire a Raggio di Sole i
loro tesori, di notte si chiudevano per custodire l'oro fino al giorno
dopo. La ninfa si era trasformata in un fiore che anche voi conoscete:
la Ninfea.
(F.Palazzi- Enciclopedia delle fiabe")
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